di Silvia Marinucci
Cosa sarebbero state le pellicole di Federico Fellini senza le musiche di Nino Rota e quelle di Sergio Leone senza il contributo di Ennio Morricone? Si può forse immaginare un “Profondo Rosso” senza la musica dei Goblin? “Un amico magico”. Così Fellini descriveva il suo ‘compagno di lavoro’, l’uomo che ancor prima di qualsiasi spiegazione, sapeva dare ‘voce’ e ‘anima’ alle immagini in movimento del maestro. Pellicola e musica, regista e compositore: rapporti simbiotici, arte allo stato puro. Da sempre, da quando le note servivano come didascalia ai movimenti e alla mimica dei primi film muti (Chaplin e “Il monello” insegnano), la colonna sonora è stata parte integrante – fondamentale – per la riuscita di un buon film. Non solo accompagnamento, ma compartecipazione e protagonista assoluta. Musiche passate alla storia più dello stesso film.
Che siano composizioni ad hoc, come nel caso dei grandi maestri, adattamenti, cover o addirittura live, le note danno nuova vita alla storia, caratterizzandone le situazioni e i personaggi, ci raccontano la realtà e il sogno, la gioia e il dolore, l’amicizia e l’amore. Impossibile dimenticare melodie come quelle per “Il buono, il brutto e il cattivo”, “La strada”, “Il Padrino”, “C’era una volta in America”, “Shining”, “Nuovo cinema paradiso” o il più recente “Il gladiatore”. Ma la musica al cinema non è sempre o solo composizione. Molti registi fanno riferimento a grandi artisti moderni o passati, sperimentano e riadattano ad esempio canzoni ‘antiche’ ad ambientazioni future. Quante volte capita di aspettare i titoli di coda di un film per scoprirne le canzoni? Quante altre si compiono ricerche incrociate sul web per scovare proprio quella melodia sentita al cinema?
Tra le pellicole più recenti non passa inosservata la soundtrack di “Tra le nuvole” (nella versione originale “Up in the air”) di Jason Reitman, con la splendida ‘Help Your self’ di Sad Brad Smith. Un viaggio on the road oltre i confini della propria essenza. O ancora, facendo un salto dall’altra parte dell’Oceano, a casa nostra, la deliziosa colonna sonora di “Basilicata coast to coast” tra le quali emerge la dolce e romantica ‘Mentre dormi’ di Max Gazzè. Trascinata dal successo del film, ma non solo, la canzone ha avuto tantissimi riscontri positivi. Ed è proprio così, come nelle migliori leggi naturali, il cinema e la musica si nutrono a vicenda. Non a caso lavorare alla musica di un film è spesso un buon pretesto per il lancio di un nuovo album o per un ritorno sulla scena dopo anni d’assenza. Impossibile, parlando di composizioni e colonne sonore, non pensare ad opere che proprio di musica sono fatte. Gli amatissimi e al tempo stesso ‘incompresi’ musical.
“Cantando sotto la pioggia”, “Jesus Christ Superstar”, “West side Story” e i più recenti “Mamma mia!”, “Romace & Cigarettes” (commedia musicale) e “Across the universe”. Impossibile citarli tutti, impossibile riportare alla mente tutte le volte che chiudendo gli occhi e ascoltando una melodia le immagini ricominciano a scorrere e il miracolo prende atto.
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