Suono di Runa

di Francesco Giovannelli   

(©tutti i diritti riservati)

 

(immagine da http://www.runaraven.com/index.php?main_page=product_info&products_id=59&zenid=28561ef38d407b6a80996caca29db7dd)

Ha gli occhi attenti a quel pensiero che non dici

e lo sguardo dolce, e triste, di chi sa perdonare.

Le note nelle mani, l’amore in seno,

da regalare al battito di chi sa riconoscerla.

È accesa ai toni di un milione di scintille,

baleni di un tempo eterno,

e che fatica seguirne le tracce…

Appesa e lieve ai fremiti dei cuori,

madre naturalmente, vita,

naturalmente abbraccio.

Abita il profumo intenso dell’arcobaleno,

sopra il canto e il respiro della terra

e si specchia nei sogni

di chi riesce a spingersi fin là.

 

Eppure anche in lei, sì,

al bagliore di tenerezza che ne staglia i tramonti

potrai intuire come un precipizio.

Se le guardi l’anima mentre si volta

e se non ti inganna il suono delle sue parole

anche tu ne scorgerai il profumo di assenza.

Se sarai tu a consolarla

lasciale il tempo di perdersi e trovarsi,

siediti con lei sull’ultima riva dell’universo,

guarda i colori rincorrersi e passare

e respira avido l’attesa di un tempo nuovo,

di una nuova promessa.

Così anche tu, alla fine,

conoscerai lo stupore

di chi riceve il sorriso dai suoi occhi.

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