di Massimiliano Franchi
Stupisce ascoltare i Quarzomadera e scoprire che quel sound corposo e d’atmosfera è frutto solo di tre persone: Davide Sar alla voce, chitarre, tastiere e sintetizzatore e Tony Centorrino alla batteria, più la collaborazione ai cori di Simona Pozzi.
Dopo un EP e due album, a novembre 2012 la band lombarda pubblica L’Impatto, introdotto dal potente riff che domina l’iniziale Le cose che non trovi. Si continua con i ritmi serrati e le chitarre cariche di distorsione e wha di Nebula e con il doppio registro di Incanto, che si divide tra la calma delle strofe e l’esplosione dei ritornelli, così come in Rimedi e Speranze, dominata a metà da tastiere e chitarre.
L’atmosfera estraniante e sognante de L’asceta precede i suoni ultraterreni e sintetizzati de La ballata dei pregiudizi, per poi giungere ai richiami new wave di Spore e al viaggio psichedelico della strumentale Piccoli scheletri nel’armadio.
Comprendimi è una marcia eseguita a suon di riff graffianti, preludio alla finale La Soluzione, epilogo acustico dal gusto cantautoriale.
L’album rappresenta quasi un’ora di viaggio tra distorsioni aggressive, effetti sognanti, tastiere eteree e ritmi variegati. Le voci si mescolano sapientemente fondendosi alla musica, grazie alla timbrica dominante di Davide che per alcuni aspetti ricorda Finardi e gli ottimi inserimenti sullo sfondo di Simona.
Un lavoro a metà tra il sound new wave anni 80 e il rock psichedelico anni 70, miscuglio interessante e ben riuscito, anche per l’esperienza ormai quasi decennale della band che rende il loro sound sicuro, deciso e direi decisamente di “impatto”!
Per maggiori info sulla band: http://www.myspace.com/quarzomadera
Videoclip di “Le cose che non trovi”: https://www.youtube.com/watch?v=R8gy8w93m-Q
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