di Francesco Bordi
– Francesco Bordi: Linda Maltese, pittrice, siciliana, studia per laurearsi presso l’Università La Sapienza di Roma come infermiera pediaitrica. Buongiorno Linda! Benvenuta su Culturalismi!
– Linda Maltese: Buongiorno!
– F.B.: Allora, abbiamo fatto la tua conoscenza nel corso di una tua esposizione in un pub in zona Prati della Capitale, curiosa come location per una mostra. Oggi però per chi, come te, cerca di farsi strada nell’ambito delle arti figurative sempre più spesso si trova a dover scegliere dei luoghi diversi dalle canoniche gallerie per esordienti o spazi museali adibiti per proporsi al pubblico. Tu che ne pensi in tutta sincerità? Si tratta di una scelta per differenziarsi oppure un dignitoso ripiego per farsi comunque conoscere?
– L.M.: Trovo che sia semplicemente uno spazio come un altro in cui poter mostrare un lato di se stessi. Il caso è pieno di meraviglia, fascino e terrore. Può capitare la persona giusta che entrando in un bar per un caffè, rimanga attratta da un’insieme di colori che profumino di arte e decida di portarselo a casa!!!
– F.B.: Il tuo percorso è iniziato presto. Te ne sei andata a 19 anni da Marsala per venire a Roma, diciamo in cerca della tua strada. Una strada che ha visto e vede numerose stazioni: laurea all’accademia delle belle arti, la specializzazione in arte terapia e ora una seconda laurea presso la sapienza per infermieristica pediatrica. A distanza di anni, ritieni di aver fatto la giusta scelta?
– L.M.: Assolutamente sì. Ho la presunzione di avere un bagaglio sfumato da tante cose che per quanto possano sembrare opposte fra loro, in realtà hanno un filo conduttore.
– F.B.: Tu sei una ragazza abbastanza attiva nel sociale, ti stai perfezionando a livello medico e vuoi fare della tua abilità grafica una professione. C’è anche in questo caso un fil rouge che lega tutto questo? Oppure le ramificazioni che partono dal tuo quotidiano sono causate semplicemente dai tuoi molteplici interessi?
– L.M.: Sono sempre stata curiosa. Ciò mi fa essere la donna che vedi oggi.
– F.B.: OK, ora andrei più sui quadri e suoi disegni. Ci potresti spiegare brevemente le tecniche con cui prediligi realizzare le tue opere.
– L.M.: Il quadro è come un parto. Inizio la mia opera componendo da sola legno e tela da stendere bene come se dovessi suonare uno strumento a percussione. I materiali non sono cosi molteplici poi, resto sempre su acrilici e pastelli ad olio.
– F.B.: Abbiamo individuato in linea generale due tipologie di soggetti relativamente alla tua “visione” artistica della vita: l’essere femminile ed il mondo dei piccoli. È verisimile o c’è dell’altro?
– L.M.: Sono loro i motivi del mio fare. La donna apre le porte ad una nuova vita. Il bambino apre le porte ad una nuova vita per la mamma e per il papà.
– F.B.: Partiamo dai bambini. Nell’approcciare il settore per l’infanzia, a cui presti una notevole attenzione, è riscontrabile l’intento didattico che porti avanti nel creare favole, raccontini, tavole illustrate con pochissima parte scritta, fino ad arrivare addirittura alla realizzazione di un CD sull’importanza dell’igiene dentale, correlato dalle tue illustrazioni, contenente la tua voce narrante. “Gigette”, se ben ricordo, è la bambina protagonista di questa curiosa operazione. Chi ho davanti? Una maestra mancata? Un futura brava mamma? O ancora qualcun’altro?
– L.M.: Una bambina curiosa che cresce con e per le favole.
– F.B.: Veniamo alla donna. Linda Maltese disegna spesso figure femminili riconoscibili per lo più per le forme e per le curve. L’espressione del viso è appena accennata, ma spesso risulta accigliata, quasi offesa. Ci potresti spiegare la ragione?
– L.M.: Ho poco da dire. Mi sto cercando…
– F.B.: Qual è l’importanza che ricompre la sfumatura del colore (più che altro negli sfondi) nella comunicazione della tua pittura? Noto spesso che predomina un unico pigmento nei tuoi quadri che ora si intensifica sul soggetto ora al di fuori di esso…
– L.M.: Non amo più come una volta riempire il quadro di colore ma come una carezza lo avvicino al disegno che invece si anima da subito e non vuole essere oppresso.
– F.B.: Non sono passati moltissimi giorni dall’inaugurazione della tua mostra che ha aperto al pubblico il 9 marzo e che rimane per l’intero mese in corso presso la Cantina Castrocielo in Roma. Come stai vivendo quest’esposizione che ti vede protagonista? Puoi illustrare sinteticamente ai nostri lettori il legame tra te e “I giardini dei sentieri che si dividono”?
– L.M.: L’arte ed il vino racchiudono una natura materiale e un potere spirituale: la magia.
– F.B.: Senza andare sulle frasi fatte… Che ne pensi della condizione attuale dei cosiddetti operatori culturali in Italia?
– L.M.: Trovo sia un esperienza che tutti debbano fare. Sono voci unite di persone che amano dare, fare, capire, amare.
– F.B.: La domanda è di rito: “Prossimi progetti in cantiere”?
– L.M.: Laurearmi in medicina ed essere serena magari vicino all’uomo che amo alleggerendomi cosi di tutto questo amore che tengo in cantina.
– F.B.: Era Linda Maltese su Culturalismi.com. Grazie Linda!
– L.M.: Grazie.
Per maggiori informazioni sull’autrice è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica: francesco.bordi@culturalismi.com
Per ulteriori info sul suo genere pittorico e sulla sua formazione: https://www.culturalismi.com/culturalismi/dallarte-alle-visioni/sui-luoghi-non-comuni-di-linda-maltese-e-degli-altri-precari.html
Per ulteriori info su alcune delle passate esposizioni si possono consultare i seguenti link:
https://www.culturalismi.com/culturalismi/suggestions/fairy-tales.html
Per info sulla location dell’attuale mostra in corso di Linda Maltese: www.cantinacastrocielo.it
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