di Francesco Bordi
La comunità ebraica di Roma ci invita a (ri)scoprire uno degli elementi più intimi della sua tradizione. Nel caldo che ancora accompagna i Romani in queste giornate di metà settembre, sabato 17 nell’antico quartiere ebraico di Roma si festeggerà la “Notte della Cabbalà”, una notte bianca che, nell’ambito del Festival internazionale della letteratura ebraica con la collaborazione di Golda -International Events-, offrirà un programma estremamente culturale organizzato da Zètema -progetto cultura- e supportato da Roma Capitale, dalla Camera di Commercio di Roma e dalla Comunità ebraica di Roma.
Il ghetto romano diventerà dunque polo d’attrazione all’insegna dell’elemento Cabbalà il cui valore e significato ed i cui riflessi nell’esistenza verranno esplicati attraverso le varie manifestazioni folkloristiche che costellano l’antico quartiere ebraico. Non mancherà la letteratura, grazie anche alla prestigiosa presenza di A.B. Yehoshua intervistato da Marino Sinibaldi e letto nella selezione dei brani da Massimo Ghini. Non si fermeranno per tutta la notte la musica e le danze; ricordiamo a tal proposito l’esibizione di “tango Project” alle 20:30 al Teatro Di Marcello e le performances di “Raiz” alle 21:30 a Largo XVI ottobre 1943. L’innovazione farà il suo ingresso nella notte bianca grazie alla video art mostrata al pubblico attraverso le proiezioni dei migliori corti di artisti israeliani sulla facciata del Palazzo della Cultura a partire dalle 20:30. Sono solo alcuni dei numerosi appuntamenti della serata e della nottata (molto presente anche il teatro e l’evocazione letteraria) che avranno il loro culmine nei “Dialoghi sulla Cabbalà” con Yarona Pinhas, esperta di arte sacra ebraica, Daniela Abravanel, studiosa di Cabbalà e con il Rabbino Benedetto Carucci. Questa dotta e auspicabilmente convincente esplicazione storico-artistica-culturale dell’elemento capitale della tradizione ebraica avrà luogo alle ore 22:30 al Palazzo della Cultura. Tra i propositi dell’incontro compare dichiaratamente la volontà di mostrare come la comprensione della Cabbalà possa aiutare chiunque nell’approccio al quotidiano e nei rapporti interpersonali.
Dalle 20:30 alle 2:30 di sabato 17 settembre il ghetto ebraico apre le porte al mondo. Siamo certi che il mondo risponderà.
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