JACK REACHER – LA PROVA DECISIVA (JACK REACHER – USA 2012 – Christoper McQuarrie)

di Fabio Migneco

( immagine da http://www.spaziofilm.it/images/cinema/news/2012/10/59391/locandina_italiana_di_jack_reacher.jpg )Lo sceneggiatore premio Oscar per I Soliti Sospetti, abituale collaboratore di Bryan Singer, già regista una  decina di anni fa del sottovalutato Le vie della violenza, torna dietro la macchina da presa adattando per il grande schermo una delle 17 storie action-thriller che vedono protagonista Jack Reacher, personaggio creato da Lee Child, molto amato da Stephen King e da milioni di lettori ai quattro angoli del globo. Gli stessi che sono insorti via web una volta saputo che Reacher, sulla carta biondo con gli occhi azzurri e alto un metro e novanta, sarebbe stato impersonato da Tom Cruise, l’esatto opposto. Eppure, e c’era da sospettarlo se lo stesso Child ha dato la sua benedizione (appare anche in un breve cameo: è il poliziotto dietro la scrivania nella scena in cui rilasciano Jack dopo essere stato messo dentro in seguito a una rissa), Cruise funziona alla grande. Carismatico e in forma come sempre, è la quintessenza dell’eroe cinematografico vecchia scuola, che tanto piace a chi è cresciuto con i film giusti negli anni ’80. McQuarrie tenta la via d’autore al thriller d’azione e in buona parte ci riesce anche, l’insieme è davvero di classe, si respira un’aria sanamente retrò e se gli incassi lo assistono internazionalmente, potrebbe essere il primo di una serie (più o meno lunga, come detto i romanzi di base non mancano, anzi). Trovata simpatica quella di affidare la parte del cattivo al regista tedesco Werner Herzog, che se la cava più che egregiamente nelle poche scene in cui appare, delineando una gustosa figura di malvagio d’altri tempi contemporaneamente a suo agio nella moderna criminalità. L’incipit e le sequenze d’azione, poche ma ben calibrate e tutte ottimamente girate, non sono che intermezzi a ben vedere. Perché la bellezza delle storie di Reacher sta proprio nella figura di Reacher, un altro di quelli che se ne va in giro a raddrizzare i torti e le brutture del mondo perché non ci sono molti che possono, sanno e vogliono farlo. Non manca nemmeno una buona dose di ironia, con Tom Cruise a fare la parte del leone anche in questo versante. Ma senza mai strafare, tutto è secco e tagliente al punto giusto e il resto del cast è all’altezza, dalla bionda Rosamund Pilke nel ruolo dell’avvocato a Robert Duvall che appare verso la fine ed è la ciliegina sulla torta di una produzione che senza dubbio non scontenterà gli appassionati del genere.

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