EP#8

 

di Claudio Consoli 

 

EP#8

(Se si pensa ad un orchestra o a strumenti classici, vengono in mente capolavori di liuteria e legno pregiato…non certo roccia o metallo…)

 

 

1.       “Smoke On The Water”. 1999, Deep Purple live in Royal Halbert Hall, se si accostano le parole HardRock e classico, quante altre canzoni oltre a “Smoke on the Water” vi vengono in mente?

2.       “The Siren”. 2004, album “Once” dei Nightwish, abbandonato temporalmente il periodo “classico” dell’ HardRock, lasciamoci ammaliare da un classico dei miti antichi: il canto della sirena finlandese Tarja Turunen.

3.       “Seemann”. 2003 Apocalyptica feat. Nina Hagen, i poveri marinai che solcavano remoti mari, non potevano resistere alla magia di certe voci, come anche noi abbiamo ceduto a questa maliarda in versione decisamente punk…

4.       “Gateways”. 2010, album “Abrahadabra” dei Dimmu Borgir, da un mito mediterraneo e medio orientale ad uno nord-europeo, pronunciamo la formula esatta e varchiamo il passaggio per un mondo dalle tinte oscure e gotiche.

5.       “Empty Walls”. 2010, “Elect The Dead Symphony” di Serj Tankian, qui di oscuro, invece, c’è “solo” il nostro mondo di oggi con tutte le sue barbarie e orrori; luminoso è però il talento vocale e compositivo dell’intensissimo Serji.

 

Per ascoltare le canzoni della playlist e vederne i video cliccate: http://www.youtube.com/playlist?list=PL4876AA604F9731EE

Curiosità della playlist: nella versione live di “Smoke On The Water” proposto in video, i Deep Purple dividono il palco della Royal Halbert Hall con la band di Steve Morse, l’orchestra filarmonica di Londra e il compianto Ronnie James “Dio”.Per chi ancora non lo sapesse la canzone narra di un incidente causato da alcuni fan durante un concerto di Frank Zappa con i suoi The Mothers of Invention a Montreux in Svizzera, quando il gruppo, che partecipava al festival omonimo, assistette appunto ad un incendio spettacolare durante il quale le acque del lago di Ginevra si coprirono appunto di fumo. 

I Nightwish, gruppo finlandese che ha dovuto molto del suo seguito e successo proprio alle doti canore di Tarja Turunen, non certo usuali in ambito metal, ha sostituito per dissidi artistici la storica cantante nel 2005 con Anette Olzon, dotata di caratteristiche vocali e sceniche decisamente meno notevoli.

Seemann (marinaio in tedesco) è una cover del gruppo teutonico dei Rammstein, che devono il loro nome al ricordo dell’incidente aereo che avvenne nel 1988 presso la base militare di Ramstein e che coinvolse, con molte ombre e misteri, le nostre Frecce tricolori causando la morte di oltre 70 persone.

Dimmu Borgir è il nome di un vulcano islandese che tradotto significa letteralmente fortezza oscura; nella tradizione dell’isola dei geyser il vulcano era l’accesso al mondo degli inferi.

Come al solito molto impegnato, Serj Tankian, ci parla della guerra con chiari riferimenti, soprattutto nel video, all’attentato alle Twin Towers e la conseguente “guerra al terrore”, con l’azione militare in Iraq e la caduta di Saddam Hussein, l’abbattimento della cui statua viene richiamato nel clip da un grande orso di peluche.

 

 

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