Ep #5
(Ogni tanto la natura ci ricorda le rispettive posizioni di forza…ogni tanto il nostro enorme ego di esseri umani viene messo a dura prova…)
1. “Fragile”. 2001, album “All This Time” di Sting, per tutti coloro che sono nati sotto una cattiva stella (o con la luna sbagliata…): dimentichiamoci di quanto siamo fragili, a volte…
2. “Here Comes The Rain Again”. Annie Lennox da “The Very Best Of MTV Unplugged”, pioggia ed emozioni, a volte ci scorrono sulla pelle, calde e cariche di promesse, a volte ci graffiano fredde e taglienti come un brutto ricordo.
3. “Have You Ever Seen The Rain”. 1970 album “Pendelum” dei Creedence Clearwater Revival, la calma prima della tempesta si dice…ma per chi sente di aver conosciuto solo il fortunale la domanda è legittima: hai mai vissuto l’attimo in cui la pioggia deve ancora arrivare?
4. “Rainfall”. 2003, album “Human” di Nitin Sawhney, tutto sembra irrimediabilmente più triste illuminato dalla grigia luce di un temporale, la nostra vita ma anche il mondo che ci circonda ma la pioggia che cade, forse non è solo una barriera che ci separa da un’immagine, una visione di un mondo migliore, magari sta lavando via un po’ di questo marciume…perchè in fondo:
5. “It Can’t Rain All The Time”. 1994, Jane Siberry dalla soundtrack di “The Crow”, né le fragili stelle, né il cielo, né i nostri occhi hanno voglia di piangere per sempre.
Novità della settimana: se volete ascoltare le canzoni della playlist, cliccate sul link seguente e troverete tutte le tracce nel canale youtube di Culturalismi!
http://www.youtube.com/playlist?list=PL607FC1C237F99E12
Curiosità sulla playlist:
La versione di “Fragile” citata è stata scelta per il suo pregevole arrangiamento fra jazz e bossanova, la canzone originale è presente nell’album “nothing Like The Sun” del 1987.
“Here Comes The Rain” compare originariamente nell’album “Touch” del 1983, grande succeso degli Eurythmics, il famoso duo composto appunto da Annie Lennox e David Stewart.
Molti hanno cercato di attribuire significati ulteriori a “Have You Ever Seen The Rain”, come riferimenti alla guerra in Vietnam, oppure alle promesse rivoluzionarie degli anni 60 ormai chiaramente destinate ad essere disattese nella decade successiva, mentre John Fogerty autore della canzone e membro eminente del gruppo pare abbia sempre smentito, sostenendo si riferisse solamente ad imminenti problemi nel gruppo.
Nitin Sawhney è un artista anglo-indiano che è spesso riuscito a fondere nella sua musica influenze e suggestioni dell’Asia, con tradizioni e suoni occidentali tipicamente jazz o elettronici§; oltre che in musica è molto attivo anche nella promozione di iniziative culturali come rassegne e festival sia musicali che visuali, spesso inerenti la spiritualità, l’integrazione e tematiche sociali.
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