EP#11

di Claudio Consoli

EP#11

(di bivi, scelte, salti e dadi che rotolano)

1.Kaneda’s Death, Pt. 2 (Adagio inD Ninor). 2008, dalla O.S.T. di “Sunshine” by Oblivion and John Murphy, a volte un solo gesto, seppur doloroso o difficile può rimettere la bilancia in paro, il difficile è capire se abbiamo colto l’occasione giusta per saltare.

2.Paradise (Peponi). 2012, The Piano Guys feat Alex Boye, se tempismo e mira sonoben bilanciati allora lo sforzo non può che essere premiato.

3.“Requiem For A Dream”. 2000, da “Requiem For A Dream OST” di Clint Mansell feat. Kronos Quartet, se invece siamo fuorviati dal nostro ego o dalle nostre paure, i nostri sogni inevitabilmente appassiranno e noi sfioriremo con loro.

4.Monochrome. 1998, da “Le Phare” di Yann Tiersen, sta a noi quindi scegliere di rendere le nostre esistenze tranquille, sicure ma, in fondo, monotone e monocromatiche, oppure

5.Colorful. 2001, The Verve Pipe dalla colonna sonora di “RockStar”, piene di vita, emozionanti: COLORATE!

Potete guardare i video della playlist anche sul nostro canale youtube: http://www.youtube.com/playlist?list=PL4E84FDAFC21EC97F

Curiosità sulla Playlist:

Nonostante l’insolito ed intenso film di Danny Boyle sia uscito nel 2007, la colonna sonora venne data alle stampe con circa un anno di ritardo a causa di beghe legali; gli Oblivion hanno collaborato con Boyle anche in “Trainspotting” e “The Beach”, mentre J.Murphy in “28 giorni dopo” e “Millions”.

Peponi è la parola swahii per paradiso.

Il pezzo qui interpretato dai “Piano Guys” è una cover dei Coldplay di Chris Martin contenuta nell’album “Mylo Xyloto”.

“Requiem for a Dream” sia come film che come colonna sonora, è suddiviso in tre atti, indicati dal susseguirsi di Estate, Autunno e Inverno; la primavera, generalmente associata alla rinascita fu intenzionalmente esclusa, dal regista Darren Aronofsky, per sottolineare la negatività e la mancanza di speranza dei tre personaggi principali del film.

“Le Phare” è stato il disco che, soprattutto in patria, ha consacrato la fama di Yann Tiersen, alcune delle canzoni in esso contenute furono poi riutilizzate dal musicista bretone nella colonna sonora di “Il Favoloso mondo di Amelie” che lo ha poi fatto conoscere ampiamente anche nel mondo.

“Rockstar”, film sul mondo dell’hard rock e delle metal band, oltre a regalarci uno spassoso spaccato di questo tipo di musica e dei suoi fan, con tanti must e luoghi comuni soprattutto degli anni ’80, si ispira, nelle vicende del protagonista, al gruppo inglese Judas Priest.

Nel 1995 il frontman Rob Halford, vera icona del metal, fu sostituito con il cantante di una loro cover band a causa, dicono i maligni, della scoperta della sua omosessualità, da lui stesso dichiarata nel 1998, così come nel film Mark Wahlberg, il protagonista, diviene il cantante del suo gruppo preferito, gli Steel Dragon, partendo dalla loro tribute band.

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