Dialogando con Cristina Zinni. Chiacchierata con un’artista coraggiosa in quanto artista in Italia

di Francesco Bordi

 

Maya (da www.flickr.com/photos/vistidallaltosiamotuttiuguali) © tutti i diritti riservati

Francesco Bordi: un caloroso benvenuto a Cristina Zinni, artista davvero particolare ed oggi scopriremo perché.

Cristina Zinni: grazie Francesco, per l’intervista, per l’aggettivo “particolare” e soprattutto per la parola “artista” (?!)

F.B.: Il sottoscritto e Cristina si sono conosciuti in una sorta di piccola mostra-mercato in zona Pigneto in Roma. Ti ricordi? Stavi esponendo le tue stampe in diversi formati e lì ho cominciato a passare in rassegna le varie tipologie di soggetti che avevi portato con te. Sul momento ho pensato che questo disegno di tipo fumettistico fosse un hobby per te. Poi invece guardando le stampe che avevo preso presso il tuo stand mi sono incuriosito, mi Senza Titolo (da www.flickr.com/photos/vistidallaltosiamotuttiuguali) © tutti i diritti riservatisono documentato e andando sulle tue pagine web ho scoperto che esiste tutto un mondo intorno a te, o meglio, c’è un microuniverso che scaturisce da te. Ci puoi spiegare come sei arrivata a questa sorta di “consapevolezza artistica”? Quando hai capito davvero che il disegno sarebbe stata la tua vita?

       – Cristina Zinni: non c’è mai stato un momento cruciale…il disegno è stato piuttosto la dimensione implicitamente data per scontata come contropartita alla realtà effettiva, il luogo dove sempre mi sono sentita più a mio agio.

F.B.: Tu non hai fatto un percorso canonico per quanto riguarda la professione di artista, forse proprio per questo il tuo tratto risulta molto genuino ed istintivo, non risente di sovrastrutture. C’è da dire che forse l’unico influsso di cui risente la tua formazione è la collaborazione con l’ambito della fotografia, in particolare con dei personaggi di quel mondo lì. Ce ne puoi parlare?

Cristina Zinni: essere non accademicamente formata è appunto quello che mi ha concesso e mi concede uno spazio di libertà estremo (certo contemporaneamente mi limita…sono estremamente consapevole di questo) per cui nel tempo ho sempre seguito strade non preventivate e legate in primo luogo al gusto di vivere e di scegliere compagni di viaggio sulla mia stessa lunghezza d’onda.

In particolare ho collaborato a lungo con un bravissimo fotoreporter, Gianluca Battista (vedere per credere:  http://www.gianlucabattista.com/ ) con cui il piacere è stato sperimentare tutte le possibili combinazioni tra fotografia e disegno…se ci pensi aspirano entrambi a catturare e circoscrivere frammenti che decontestualizzati sono in grado di affascinare e raccontare molte cose a chi li guarda… ecco con lui l’intento (voluto o meno) era quello di creare piccoli “poemi visuali”.

Ho avuto modo di leggere la tua biografia e ho scoperto che sei impegnata nel sociale. Pensi che questo tuo aspetto possa trasparire nei tuoi lavori?

Cristina Zinni: non ci ho mai pensato; sono due aspetti piuttosto separati. Nel sociale c’è il mio lavoro ufficiale e quello che resta del mio idealismo politico. Nel disegno il mio idealismo “a tratti”.

F.B.: Nonostante la giovane età (lo sottolineo perché sei mia coetanea) puoi vantare un certo numero di esposizioni, alcune in posti particolari. Quali ricordi con più piacere?

Cristina Zinni: nonostante la giovane età, una delle esperienze più produttive (risalente al 2003) è stata la collaborazione con il fotografo di cui sopra e con un gruppo di danzatori butoh: la danza ispirava disegni e foto che a loro volta venivano utilizzati come stimolo immaginifico per la danza; il prodotto finale è stato uno spettacolo accompagnato da un’esposizione.

 La più suggestiva è stata invece un’esposizione in un castello medioevale in Abruzzo.

F.B.: Qualche annotazione sui tuoi lavori. Ho notato che ami particolarmente le commistioni tra le fattezze umane e quelle animali,Pesci Tranquilli in... (da www.flickr.com/photos/vistidallaltosiamotuttiuguali) © tutti i diritti riservati in particolare con i pesci. Come mai?

Cristina Zinni: sogni, inconscio (collettivo e individuale), origine e simboli ancestrali della vita?

L'ultimo contattO prima dell'addio (da www.flickr.com/photos/vistidallaltosiamotuttiuguali) © tutti i diritti riservati          F.B.: Un altro elemento che mi sembra particolarmente presente nella tua pittura è la rappresentazione degli stati d’animo molto forti, come ad esempio la nostalgia, visti però al femminile. Ti trovi più a tuo agio nel raffigurare le donne?

Cristina Zinni: si…però spesso vengono fuori anche “personaggetti” androgini!

F.B.: il tuo stile ricorda molto il tratto fumettistico. Non hai mai avuto paura (o ti sei mai pentita) di aver intrapreso una strada che negli ultimi quindici anni è davvero fortemente battuta? Dal fumetto d’autore ai manga, il mercato oggi è fortemente invaso dalle “nuvole parlanti”…

Cristina Zinni: come ti dicevo mi sento estremamente libera, non c’è uno stile che sento come esclusivamente mio, mi lascio influenzare dalle più disparate fonti e forme di stimolo; questo mi toglie ogni paura/pentimento.

F.B.: Già che siamo un po’ in ambito tecnico… Potresti descrivere sinteticamente che tipo di tecniche utilizzi nella realizzazione dei tuoi quadri? Il passo successivo della produzione di cartoncini e stampe ti costa molto?

Cristina Zinni: nei miei disegni uso strumenti diversi, dall’inchiostro, passando per il collage fino al digitale. La stampa su cartoncino è semplicemente il mezzo di diffusione più immediato ed economico che ho trovato.

F.B.: La domanda delle domande: ci si campa oggi in Italia con questo tipo di professione?

Cristina Zinni: non ci ho mi provato… credo comunque che la risposta sia abbastanza scontata, a meno che non si sia particolarmente bravi, particolarmente ostinati e convinti o anche solo fortunati.

F.B.: Prossime esposizioni?Oplà (da www.flickr.com/photos/vistidallaltosiamotuttiuguali) © tutti i diritti riservati

Cristina Zinni: le farò sapere! (… è appena finita l’ultima, “Urban Tank”, a cura di Raffaella Aresu).

F.B.: Era Cristina Zinni per noi e voi di Culturalismi.com. Grazie Cristina, in bocca al lupo!

Cristina Zinni: Grazie a te.

 

 

 

Per maggiori approfondimenti sull’artista e sui suoi lavori:

 

 

http://www.flickr.com/photos/vistidallaltosiamotuttiuguali/

 

 

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