Canzoni da (ri)scoprire Vol.4: Bangles – “Manic Monday”

di Alessandro Manigrasso

 

(immagine da http://fervoxisback.blogspot.it/2010/09/bangles-manic-monday-ht-remix.html)La storia:

Le Bangles si formarono a Los Angeles all’inizio degli anni ’80 quando la cantante/chitarrista Susanna Hoffs, profondamente colpita dalla morte di John Lennon, decise di dedicare la propria vita alla musica e rispose a un annuncio delle sorelle Debbie (voce e batteria) e Vicki (voce e chitarra) Peterson che volevano mettere in piedi un gruppo pop-rock.

I primi passi nel mondo della musica non furono esattamente agevoli. Ostacolate da un ambiente che non vedeva di buon occhio un gruppo di ragazzine che oltre a saper cantare suonavano anche bene e scrivevano le proprie canzoni, le Bangles riuscirono comunque a registrare un primo EP e iniziarono a esibirsi dal vivo nell’area di Los Angeles.

L’accoglienza negativa del pubblico (fischi e lanci di ortaggi vari) che avrebbe potuto scoraggiare qualsiasi altro gruppo ebbe invece l’effetto di temprare il carattere delle quattro ragazze (nel frattempo avevano aggiunto la bassista/cantante Michael Steele), le quali riuscirono a firmare un contratto con la Columbia e a produrre il loro primo album All Over the Place. L’album ricevette delle buone recensioni e permise alle Bangles di partire in tour come gruppo spalla di Cindy Lauper e di iniziare a farsi conoscere dal grande pubblico.

Ma fu il secondo album che nel 1986 le catapultò nell’olimpo della musica. Trainato dai singoli “Manic Monday” e “Walk like an Egyptian” Different Light arrivò a vendere tre milioni di copie in tutto il mondo e consacrò le Bangles come uno dei gruppi più presenti su MTV e sulle radio negli anni ’80.

Nel 1987 registrano per la colonna sonora di un film una cover di “Hazy Shade of Winter” di Simon & Garfunkel, che a detta di Michael Steele avrebbe potuto essere un punto di svolta perché molto vicina al sound che la band aveva dal vivo e perché per la prima volta le session in studio erano state un’esperienza estremamente positiva. Purtroppo però non fu così.

Nonostante il terzo album Everything del 1988, un altro successo planetario che produsse la greatest hit “Eternal Flame” (ballata che raggiunse il primo posto in classifica in molti paesi), la tensione all’interno del gruppo era ormai diventata insostenibile.

Condizionate da esperienze negative con i produttori degli album, ma soprattutto frustrate dalla stampa e dalla loro casa discografica che avevano iniziato a considerare Susanna Hoffs la leader e la cantante principale del gruppo, e quindi a pubblicare solamente singoli cantati da lei ignorando le canzoni cantate da Debbie, Vicki e Michael, i rapporti tra le quattro ragazze si deteriorarono a tal punto che le Bangles arrivarono a sciogliersi nel 1989.

Dopo essersi dedicate a progetti individuali e appianate le loro divergenze, le Bangles si riformeranno alla fine degli anni ’90 e, pur avendo perso la popolarità che avevano a inizio carriera, continuano a pubblicare album e ad esibirsi dal vivo ancora oggi, sempre capitanate da una splendida Susanna Hoffs che sembra aver bevuto dalla fonte dell’eterna giovinezza.

 

La canzone:

“Manic Monday” fu scritta da Prince sotto lo pseudonimo “Christopher” e pensata originariamente per il trio femminile Apollonia 6, un gruppo nato proprio all’interno dell’entourage del cantante di Minneapolis. Il progetto però non decollò e dopo un paio d’anni Prince, a cui era piaciuto molto il primo album All Over the Place, decise di offrire la canzone alle Bangles.

Negli anni si è tramandata la leggenda che l’interesse di Prince per le Bangles fosse invece di tutt’altra natura. Egli infatti pareva essersi infatuato di Susanna Hoffs e sembra che le avesse offerto la canzone in cambio di una notte con lei, ma questa storia è stata sempre smentita dalle Bangles.

Comunque sia, Prince aveva una demo del pezzo che le Bangles adattarono al loro stile e riuscirono a rendere proprio dandogli un’impronta diversa, con un arrangiamento vocale che era una sorta di tributo allo stile del gruppo pop The Mamas & The Papas.

Il risultato fu una delle maggiori hit del 1985, una canzone pop semplice e immediata che parla di una ragazza che si sveglia una mattina dopo aver fatto un sogno romantico.

Essendo un “lunedì frenetico” però, c’è da prepararsi per andare al lavoro, bisogna cercare non perdere il treno, bisogna cercare di non fare tardi e di arrivare prima del capo, altrimenti non si verrà pagati. La ragazza quindi vorrebbe che fosse ancora domenica, giorno in cui invece non deve andare di fretta e può divertirsi.

Nel bridge poi si scopre che il divertimento della domenica era stato il suo ragazzo che le aveva fatto visita e che inevitabilmente l’aveva fatta stare sveglia fino a tardi… si scopre anche che lui è disoccupato e sembra incurante del fatto che lei deve svegliarsi presto di lunedì e andare a lavorare per mantenere entrambi.

La invita invece a non pensare alle responsabilità e a lasciarsi andare dicendo: “Come on honey, let’s go make some noise”, verso che Susanna Hoffs ha poi raramente cantato dal vivo nel corso degli anni.

La ragazza si lascia convincere e pensa che, vista la situazione, tanto vale approfittarne e divertirsi, perché il giorno dopo sarà comunque un altro dei soliti “manic monday”.

 

Per ascoltare la “canzone da ri-scoprire”: http://www.youtube.com/watch?v=s48kuKLf0mE&feature=share

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