dalla nostra inviata speciale in Belgio, Antonella Narciso
A pochi passi dalla sede della Commissione Europea, Bruxelles accoglie un sogno tutto italiano popolato di libri e sapori dello Stivale: da cinque anni Nicola (piemontese) e Jacopo (emiliano) si destreggiano negli spazi della Piola tra volumi, bottiglie, DVD e dj set serali con quella passione, intelligenza e gusto per la vita che spesso all’estero ci vengono riconosciute come qualità nazionali.
Le loro strade si sono incrociate nei locali della vecchia Piola, l’enoteca inaugurata nel 2000 da Nicola e di cui Jacopo, che aveva lavorato per organizzazioni non governative a Londra e negli Stati Uniti, era un cliente. Tra un bicchiere di rosso ed una chiacchiera prende corpo (e spirito, verrebbe da aggiungere) l’idea di declinare in modo più articolato la nostra cultura nella capitale belga, all’epoca ricca di punti di ristoro in salsa tricolore ma orfana da pochi anni dell’unica libreria italiana, gestita per più di due decenni da mogli di funzionari.
E così nel marzo del 2007 nasce la nuova Piola, nome dialettale da osteria e cervello da intellettuale:due sale per libri e DVD, un bancone che all’ora dell’aperitivo ospita stuzzichini di qualità ed una saletta dove consumare un vero pranzo italiano a base di piatti da forno ed insalate condite (finalmente!) con l’olio e non soffocate dalle salse. Con lo stesso entusiasmo e la stessa cura i due soci propongono ad una clientela esigente e poliglotta le ultime uscite di narrativa e tantissima saggistica, oltre agli immancabili testi per l’apprendimento della lingua di Dante: sono infatti numerosi gli stranieri che si cimentano nello studio del nostro idioma, soprattutto fra i meticolosi ed entusiasti fiamminghi. In alcuni pomeriggi è anche possibile assistere ad animate tavole di conversazione organizzate da istituti ed insegnanti privati: alla Piola non si va solo per acquistare libri ma anche per respirare l’atmosfera di una cultura o riannodare le fila di una storia sul punto di interrompersi, come nel caso dei bambini figli di coppie miste che trovano qui una bella sezione di narrativa per l’infanzia.
L’entusiasmo dello staff è contagioso: in sala Cristina, che ha studiato a Perugia e nutre una passione vera per la lettura, indirizza quei curiosi che hanno saputo di un libro dalla TV o dai giornali italiani, oppure coloro che da altre sponde linguistiche cercano un primo approccio ai nostri scrittori. E se qualcosa non si trova sugli scaffali, i ragazzi si affidano ad un canale di distribuzione rapido che non penalizza le piccole case editrici. Presentazioni di libri, incontri con esponenti del mondo del cinema italiano, serate musicali animate da ospiti catapultati direttamente dagli anni ’80 (Gazebo, Alberto Camerini, Sergio Caputo o i Righeira con cui il 16 Marzo hanno soffiato le candeline dei primi cinque anni), l’offerta di sguardi sull’Italia è ricca e variegata, informale e colta. Così tra olii calabresi ed editori milanesi, salsicce di Norcia e casse di novità librarie, Nicola e Jacopo stimolano tutti i sensi di un pubblico non solo nostrano, arrivando anche ad importare vini direttamente da piccoli produttori piemontesi e toscani privi di distribuzione fuori dai confini nazionali.
Quindi se anche voi sognate un luogo dove bere un bel libro e leggere un buon vino, (“La ballata della Piola”, Gaspare Palmieri), i vostri desideri possono diventare realtà al 66 di rue Franklin a Bruxelles.
Per ulteriori info: www.piolalibri.be
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