SUGARPULP FESTIVAL 2011 intervista a Joe R. Lansdale

dal nostro inviato speciale Fabio Migneco

 

 

Foto di Fabio Migneco © tutti i diritti riservati: a sx Fabio Migneco a dx Joe R. LansdaleQual è il segreto, se ce n’è uno, per continuare a divertirsi dopo tanti anni di mestiere?

 

E’ una bella domanda… In realtà non so se esiste un vero segreto, probabilmente il mio è che mi è sempre piaciuto scrivere, mi sono sempre divertito e questa è una fortuna. L’importante è continuare ad avere passione, a leggere, tenere le orecchie dritte e stare attenti rispetto a quello che succede nel mondo.

 

Ci puoi illustrare brevemente il tuo metodo di lavoro?

 

Scrivo ogni giorno per tre ore e solitamente totalizzo dalle tre alle cinque pagine di buon materiale, a volte anche di più, ma solo quando ho un’ispirazione fortissima. Lo faccio sempre, con regolarità, tranne quando sono in giro per promozione o eventi, come ad esempio in questo momento.

 

Cosa pensi degli adattamenti dai tuoi lavori, Bubba Ho-Tep e l’episodio per la serie Masters of Horror, tratto da Incident on and off a Mountain Road, e quale dei tuoi libri diventerà presto un film?

 

Mi piacciono moltissimo, credo davvero che Don Coscarelli abbia fatto un gran bel lavoro! Per quanto riguarda altri possibili adattamenti dai miei romanzi, ce ne sono diversi in ballo, ma quello che mi preme di più è quello di In fondo alla palude, ci sto lavorando con Bill Paxton al momento, lui fece un bellissimo film anni fa come regista, Frailty, lo stesso che scrisse quel film è al lavoro sulla sceneggiatura di In fondo alla palude e Bill se il film si farà sarà il regista.

 

Come ti poni nei confronti dei film tratti dai fumetti? Non credi che solo pochi siano quelli davvero riusciti? Guarda cos’è successo a Jonah Hex ad esempio!

 

Come per ogni cosa, credo che ce ne siano di buoni e altri molto meno, ma non penso si possa generalizzare… La serie di Batman mi piace molto, il film su Hex non l’ho ancora visto…

 

Ho letto su Twitter che ancora oggi sei un assiduo frequentatore di sale cinematografiche. Quali sono gli ultimi film visti? Cosa ne pensi? E’ anche questo uno dei segreti per tenere allenata la scrittura?

 

Si, si, ancora oggi vado molto spesso, sono uno spettatore, come sono un avido lettore di libri e fumetti, non ho mai perso l’interesse l’ho sempre mantenuto vivo e si, penso proprio che contribuisca a tenere accesa l’immaginazione. Ultimamente ho visto Drive di Refn e mi è piaciuto, l’ho trovato un riuscito omaggio ai classici anni ’70, un po’ alla Steve McQueen, con molti tocchi riusciti, anche rispetto al romanzo di partenza. Credo che quella del fruitore sia la mia natura, fa parte del mio dna e mi piace davvero tanto fare quello che faccio, sia quando leggo o vedo film, sia quando creo qualcosa di mio.

 

Cosa è cambiato dai tuoi esordi a oggi? Come ti sembra sia evoluto il mondo della letteratura?

 

Il cambiamento c’è stato ed è stato radicale, sia dal punto di vista economico, di come funziona il mercato, sia dal punto di vista del modo stesso in cui le storie vengono raccontate.

 

Tornando a Twitter, quanto è importante il contatto diretto con i lettori? Sei spesso in tour, non solo in America. Esiste un tuo lettore tipo?

 

Sono convinto che ci debba sempre tenere aggiornati, non si possa fingere che il tempo non scorra, tengo molto al rapporto con i lettori e per questo penso che anche l’utilizzo dei nuovi media sia una buona cosa. Mi sta molto a cuore quello che i lettori pensano, soprattutto apprezzo ovviamente il fatto che a loro piacciono le mie storie, però il mio rapporto con i lettori non si spinge al punto da lasciare che questi abbiano il sopravvento su di me, o meglio su quello che scrivo. Quello che faccio dev’essere mio, poi lo do a loro.

 

Quanto le arti marziali influiscono sul tuo stile di scrittura? E’ evidente come riesci a mescolare gli stili in entrambi i campi…

 

C’è un’influenza assoluta, è innegabile. Le arti marziali mi hanno insegnato lo spirito di concentrazione, la disciplina, l’economia di movimento, soprattutto mi hanno insegnato che si può prendere da tante fonti diverse e fare qualcosa di tuo.

 

A parte l’America, l’Italia è un paese in cui hai grande seguito e successo. Secondo te perché?

 

La ragione ci sarà senz’altro, però non ti so dire qual’è! Quello che posso dirti è che sono davvero molto grato al pubblico italiano di tutto questo.

 

Esiste un libro tra i tuoi che ti è più caro e se sì, per quale ragione?

 

Il libro a cui sono più affezionato è probabilmente In fondo alla palude, questo perché racconta una storia ambientata negli anni della Depressione che è il periodo in cui hanno vissuto i miei genitori e avevo delle memorie ben precise, tutte queste storie che loro mi raccontavano, che non ho vissuto direttamente ma che in qualche modo tornano sempre a galla. Soprattutto raccontare della Depressione è anche molto attuale, perché mi fa sperare che ci sia un buon futuro per noi, come ci fu negli Stati Uniti dopo la Depressione, quindi un recupero del Paese e del mondo in genere.

 

C’è quella dedica molto bella in apertura del libro, proprio ai tuoi genitori, dove dici che hanno superato la Grande Depressione e il solito tran tran e i periodi difficili senza mai lamentarsi e che ce ne dovrebbero essere di più, di persone come loro. Mi è piaciuta molto.

 

Ti ringrazio, perché sento molto quella dedica, l’ho fatta col cuore e lo penso realmente.

 

Cosa pensi dei ragazzi del movimento SugarPulp e di questo Festival? Ci sarai per una seconda edizione?

 

Non so cosa farò il prossimo anno, ma mi piace proprio l’idea di questo Festival, credo stiano facendo un ottimo lavoro, soprattutto stanno approcciando il genere noir in una maniera molto personale, diversa, come credo sia giusto fare oggi. Penso ci sia stato una sorta di rinascimento del genere tanto negli Stati Uniti quanto qui, quindi manifestazioni di questo tipo sono senz’altro preziose.

 

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

 

Ho un nuovo romanzo, Edge of Dark Water, di prossima uscita in America, che uscirà anche qui in Italia nel corso del 2012 per la Einaudi, sono molto emozionato al riguardo, credo proprio che possa essere uno dei miei migliori libri di sempre!

 

 

Per maggiori info sull’autore:

 

http://www.joerlansdale.com/

 

 

Lansdale su Culturalismi.com:

 

https://www.culturalismi.com/culturalismi/dal-libro-al-pop-olare/la-letteratura-in-malora-la-sarcastica-concretezza-e-.-il-genio.-buongiorno-lansdale.html

 

 

Per maggiori info sul Festival ospitante:

 

https://www.culturalismi.com/culturalismi/eventi-letterari/sugarpulp-festival-2011-padova-si-tinge-di-noir.html

 

 

 

 

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