di Francesco Bordi
Susanna e Mario sono entrambi sui trenta, stanno insieme da circa sei anni e si vogliono davvero molto bene. Lui si è laureato in scienze politiche con 110 mentre lei, dopo il liceo, ha frequentato parecchi corsi di grafica e utilizzo di contenuti in rete. Dopo gli studi entrambi si sono gettati pieni di entusiasmo e di grinta nel “grande mondo del lavoro”, hanno fatto numerosi “STAGES”, hanno perfezionato i loro “SKILLS” con altri corsi dalla durata variabile (ma dal costo ben radicato sui 650 euro circa) e si sono anche autofinanziati con dei lavori stagionali in nero che hanno permesso loro di seguire il master in gestione-di-qualche-cosa, così come le specializzazioni professionali in elementi-introduttivi-di-qualchecosa-in-rete-con-qualche-sistema: I livello seguito logicamente da elementi-introduttivi-di-qualchecosa-in-rete-con-qualche-sistema: II livello. La loro situazione però non ha subito modifiche, Susanna e Mario non si sono evoluti. La loro storia, le loro vite e le loro dinamiche non sono cambiate. La sera si sentono per telefono dalle loro rispettive stanzette. Si vedono pochissimo perché i soldi che hanno sono pochi e vanno reinvestiti in corsi, stages non retribuiti e, in certi casi in vestiti di rappresentanza, (pretesi dagli enti a loro interessati). Non è possibile pertanto andare troppo spesso a cena fuori, al cinema o anche solamente a fare una passeggiata fuori città. La benzina costa, le ricariche telefoniche costano, persino i regali di compleanno vanno progettati con netto anticipo. Interagire, parlare in maniera intima e avere una vita di coppia diventa sempre più difficile. Inoltre Susanna è la prima di tre sorelle che la sera litigano per il telefono e per tutto il resto. Mario invece ha i suoi genitori che si stanno separando, pertanto il sottofondo telefonico composto da male parole, rumori “di nervi” e silenzi sospettosamente improvvisi è diventato imprescindibile. Anche conservare una propria intimità è un’impresa. I ragazzi non hanno un posto dove poter amarsi, dove poter fare l’amore, dover poter essere più che amici. C’è la macchina; per strada, in mezzo alle “fratte” con tutti i rischi annessi e connessi. La cronaca dei quotidiani non aiuta ad amarsi con serenità, ma denuncia una realtà. Così Mario e Susanna si innervosiscono, litigano, si scontrano e amarsi diviene pian piano un motivo di rottura più che di unione. Anno dopo anno i ragazzi si fanno sempre più adulti, ma se biologicamente sono uomo e donna, lo stile di vita che conducono è sempre quello di figli perenni. Vorrebbero una loro casa, vorrebbero un figlio, vorrebbero delle rassicurazioni. GARANZIE??? NO! MAI! Oramai lo sanno che garanzie non ne possono avere e forse non ne avranno mai… Susanna è stanca, è stufa di aspettare. Vuole andare all’estero. Nemmeno lei sa “quale estero” vuole raggiungere, ma sa che vuole andarsene, vuole tentare il tutto per tutto. Mario non ci crede. Non crede in un riscatto altrove. Dice che il riscatto deve partire da dentro. Andarsene dal suo Paese sarebbe una sconfitta per lui. Mario non si vuole dare per vinto e tenta di rendere più bello possibile ogni giorno, per lui e per la sua compagna. Le famiglie non possono aiutarli. Non sono più grado, né economicamente né a livello si supporto morale per i loro figli. Che fine faranno Susanna e Mario?
Ci sono tantissime Susanna e tantissimi Mario, ma non c’è nemmeno una soluzione per la loro vita sospesa: un’esistenza appesa ad un filo che non si sa bene a quale chiodo sia legato.
Susanna e Mario, tutte le Susanna e tutti i Mario si impegneranno al massimo per migliorare la propria vita e risolvere le loro problematiche, almeno finché la pazienza, l’energia e la voglia di proseguire insieme sarà con loro. Le coppie vere, solitamente, si stringono nelle difficoltà, ma un cammino fatto quasi esclusivamente di piccoli e grandi ostacoli continui di certo non aiuta. Quello che emerge dal loro patire è che delle aspettative di Susanna e Mario, dei loro sogni e del loro destino non importa a nessuno…
Una cosa è certa: o cambia il mondo in cui Susanna e Mario vivono, oppure saranno Susanna e Mario a cambiare. Se l’ambiente in cui si muovono, lottano, soffrono ed amano non si interessa perennemente a loro, non è sempre detto che a loro volta la giovane donna e il giovane uomo debbano necessariamente interessarsi al mondo…
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