EP#24
(Viaggiare, navigare, vagabondare, fuggire…)
1.“Ventura Highway”. 1972, album “Homecoming” degli America, a volte la strada, il viaggio sono una suggestione, un miraggio all’orizzonte.
2.“Privateering”. 2012, album “Privateering” di Mark Knopfler, a volte, invece, un moto dell’anima, la necessità di udire il rombo di un tuono su una spiaggia sconosciuta.
3.“Vagabond”. 2005, album “Wolfmother” dei Wolfmother, per alcuni la strada è la casa, una scelta, l’unica possibilità di sentirsi liberi.
4.“Road Trippin’”. 1999, album “Californication” dei RedHotChiliPeppers, per altri il viaggio è un diversivo, una fuga estatica da condividere con le persone giuste.
5.“Hit the Road Jack”. 1989, Eric Clapton, altre volte sulla strada anzi, in mezzo ad essa, ci si ritrova di punto in bianco e bisogna solo abituarcisi!
Potete ascoltare i brani della playlist anche sul nostro canale youtube: http://www.youtube.com/playlist?list=PLK2zEyTTIqS9weNfNPUeysxXLhhXp2liQ
Curiosità sulla playlist: Dewey Bunnel cantante degli America e compositore della canzone, ha raccontato di come il pezzo sia stato ispirato da una sosta forzata lungo le coste della California: durante un viaggio in auto con la sua famiglia, da bambino, mentre il padre sostituiva uno pneumatico forato, lui e suo fratello si crogiolavano al sole guardando la forma delle nuvole, quando videro un cartello stradale che indicava, appunto, Ventura.
Nella copertina di “Privateering”, secondo dichiarazioni dello stesso musicista, il van malconcio prende il posto della nave della quale Knopfler immagina e si compiace di essere il capitano con la sua crew di musicisti e tecnici nella parte della ciurma.
Andrew Stockdale, chitarrista e frontman del gruppo Australiano Wolfmother, è un tipo abbastanza su di giri come anch’io ho avuto modo di accertare durante il loro concerto romano del 2012, ha avuto rapport turbolenti con tutti I component originali della band, ciò nonostante sembra che il nome del secondo album della band “Cosmic Egg” sia da lui stato scelto dopo aver sperimentato l’omonima posizione durante una seduta di yoga…
Spesso si identificano e si cercano nei testi dei RHCP riferimenti o allusioni alla droga, purtroppo non a torto viste le vicende personali dei suoi componenti, ma nel caso di “Road Trippin” sembra proprio che essa si riferisca semplicemente, o perlomeno principalmente, ad un viaggio verso nord sulla Pacific Coast Highway, da Los Angeles a Big Sur, fatto da Antony Kiedis, Flea e Frusciante poco dopo il suo rientro nel gruppo e durante la lavorazione di “Californication”.
“Hit the Road Jack” qui proposta in una pregevole cover di “Slow Hand” Eric Clapton, è stata originariamente incisa dal grande Ray Charles nell’autunno del 1961, eseguita da innumerevoli artisti e presente nella lista delle 500 canzoni migliori di tutti i tempi del magazine Rolling Stones.
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