LAWLESS (USA/AUSTRALIA 2012 – John Hillcoat – ANTEPRIMA)

di Fabio Migneco

(immagine da http://cdn03.cdn.justjared.com/wp-content/uploads/headlines/2012/08/shia-labeouf-new-lawless-poster.jpg )Dopo l’ottimo The Proposition, il regista Hillcoat torna a lavorare su una sceneggiatura di Nick Cave (si proprio lui, il musicista), tratta da un libro basato su fatti realmente accaduti. Ambientato nel 1920 in Virginia narra della famiglia Bondurant, composta da tre fratelli che, in pieno proibizionismo, continuavano imperterriti nel contrabbando di liquori, finendo così tra le spire tanto della mafia quanto della polizia di Chicago, trovandosi a far fronte a una serie di minacce e agguati mortali.

Cave scrive davvero bene e continua la sua esplorazione di figure muscolari ma non banali inserite in un contesto che rappresenta mondi crudeli e caotici, dominati dalla violenza. Regala a ciascun membro del cast almeno un momento memorabile e realizza oltretutto un eccellente colonna sonora country-punk che aggiunge quel tocco in più alla pellicola.

Hillcoat tiene le redini portando avanti un lavoro con gli attori che dà frutti di assoluta eccellenza (sia nelle parti più piccole come quella di Gary Oldman, sia in quelle più sopra le righe, come il pomposo cattivo di Guy Pearce) e trovando la giusta alchimia tra le esplosioni di violenza, molto realistiche, e i momenti di quiete. Il vero valore del film sta nelle performance, che ben rendono una storia che sa di mito e leggenda, ammantata da echi western. Tom Hardy è ancora una volta superlativo nell’interpretare il più coriaceo dei Bondurant, l’indistruttibile Forrest. Jason Clarke ha la parte meno sviluppata, quella del fratello maggiore Howard, ma riesce ad essere ugualmente incisivo. Persino Shia LaBeouf, altrove insopportabile a volte, qui convince, nonostante quella faccia da ragazzino che è un po’ la sua condanna, nella parte del minore – e narratore – Jack Bondurant. Jessica Chastain invece è ben più che la semplice pupa di turno e offre risvolti drammatici ben congegnati.

Siamo nei confini ben definiti del genere, con tutte le pellicole simili precedenti ad aggiungere il loro gravoso fardello sull’intero insieme. Ma il tutto è condotto in maniera totalmente impressionante e brillante e anche se Hillcoat e Cave erano stati più sorprendenti nel film precedente, anche stavolta regalano al pubblico un’esperienza, con uno stampo squisitamente classico, da non mancare.

Per maggiori info: http://lawless-film.com/

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